Scheda opera
Ricerca avanzata
Seleziona una voce per filtrare la tua ricerca.
Ritratto di dama con cappello
(1684 - 1764)
- data
- Secolo XVIII
- sede
- Palazzo Buonaccorsi
- collocazione
- Primo piano / sala 12
- tecnica
- Olio su tela 55 x 42cm
- n. inventario
- 308A
- tipologia
- Pittura
- collezione
- Costa Ciccolini Irene
Descrizione
Il dipinto, dal formato ovale, raffigura una giovane donna di tre quarti, con lo sguardo rivolto verso lo spettatore. L’effigiata indossa una camicetta dal colore chiaro che contrasta con la giacca blu, un cappellino alla moda adornato di fiori legato sotto il mento con un nastrino e degli orecchini a cerchio. Il chiarore del viso è acceso dal rossore delle gote, a denotare la giovane età della donna.
La semplicità dell’abbigliamento si inserisce nel clima di controllo delle norme suntuarie approvate nei primi del Settecento a Macerata, regolamenti che restarono in vigore fino ai movimenti rivoluzionari di fine secolo.
La tela e la cornice sono stati restaurati nel 2005 e fanno da pendant ad un’opera analoga, sempre conservata nella Pinacoteca (Ritratto di donna, inv. 309A), con la quale condivide misure, tecnica e medesima cornice.
L’opera è tradizionalmente attribuita a Marco Benefial, pittore romano attivo anche nelle Marche, tra i più interessanti artisti del Settecento improntato alla cultura classicista di Carlo Maratta e alla pittura bolognese del Seicento. Benefial realizza pale d’altare per diverse città marchigiane, tra cui Macerata dove si conserva un suo dipinto nella chiesa di San Filippo raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Giuseppe e Antonio datato 1755.
Come autore dell’opera è stato avanzato dalla critica anche il nome di Pietro Rotari, pittore veronese del Settecento. Il ritratto raffigura forse una giovane appartenente alla famiglia Ciccolini. Il dipinto, infatti, proviene dalla collezione Ciccolini Costa, donata alla Biblioteca comunale di Macerata dalla marchesa Irene, ed è identificabile con il “ritratto di donna con fiori sul cappello” ricordato nell’inventario dei beni della marchesa redatto nel 1956.