Il palazzo è frutto di una serie di acquisizioni di diversi immobili avviate dalla famiglia Buonaccorsi alla fine del Seicento.
In particolare in questa prima fase vediamo impegnato Simone, che nel 1701 aveva ottenuto un feudo presso Rieti, poi elevato a contea da Papa Clemente XI. La costruzione della residenza andava dunque di pari passo con l’affermazione sociale della famiglia.
Il progetto venne affidato a Giovanni Battista Contini, un architetto romano allievo di Gian Lorenzo Bernini. Dopo la morte di Simone nel 1708, i lavori vennero proseguiti dai figli Raimondo, che segue personalmente le vicende legate alla Galleria dell’Eneide, dall’abate Filippo e da altri membri della famiglia.
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