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Aeropittura di Alberto Peschi - Musei Macerata

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Aeropittura

«Le prospettive mutevoli del volo»

L’Aeropittura si afferma negli anni Trenta nell’ambito del secondo Futurismo, una delle più importanti avanguardie storiche del Novecento. Nasce e si sviluppa all’interno del movimento riprendendo le tematiche della velocità, del dinamismo e della simultanietà, declinate in rappresentazioni di paesaggi e visioni dall’alto.

Il primo articolo del Manifesto dell’Aeropittura pubblicato il 22 settembre del 1929, racchiude la sintesi dell’areopittura, dichiarando che «le prospettive mutevoli del volo costituiscono una realtà assolutamente nuova e che nulla ha di comune con la realtà tradizionalmente costituita dalle prospettive terrestri».

Il Manifesto programmatico

I firmatari del Manifesto, uno scritto programmatico che racchiude gli enunciati teorici della nuova visione, sono i futuristi Balla, Benedetta, Depero, Dottori, Fillia, Marinetti, Prampolini, Somenzi e Tato. Il movimento si afferma con vivo interesse a Macerata dove troviamo Bruno Tano, Tullio Crali, il maceratese Wladimiro Tulli, Umberto e Alberto Peschi e Sante Monachesi, attivi promotori del ‘Gruppo Futurista Boccioni‘. L’elemento comune delle composizioni è l’areoplano che genera una nuova realtà, restituita per immagini e forme sintetizzate in prospettive viste dall’alto, tendenti all’astrazione. Il dettaglio lascia il posto ad una visione più ampia restituita con accesi cromatismi. Gli artisti declinano il nuovo linguaggio nell’aeroscultura, nell’aeromusica e nella produzione grafica.

Tano e Monachesi: un sodalizio artistico

Nel gruppo di pittori e scultori si affermano Bruno Tano e Sante Monachesi, i quali espongono nel 1936 alla XX edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Tano presenta il dipinto Oasi (1935, olio su tavola), elogiato per l’uso della luce e la delicatezza della composizione, Monachesi espone un allumino dove mette appunto le sue indagini plastiche. In seguito entrambi partecipano alle più importanti rassegne futuriste internazionali. Umberto Peschi, in sodalizio con i due artisti, realizza delle aerosculture in legno, tra cui Aeroritratto d’aviatore e Potenza simultanea (1939-1940).

Un biennio storico: 1938-1939

Il biennio 1938-1939 è per gli artisti del Gruppo Boccioni e per l’Aeropittura ricco di partecipazioni ad eventi espositivi. Nel 1938 a Macerata il clima artistico si anima con l’Esposizione Provinciale dei Sotto i Trenta, curata da Tano e Monachesi e sostenuta da Filippo Tommaso Marinetti, il quale istituirà nel 1941 la prima Galleria di Aeropittura nella sua abitazione a Roma, in via Adriana n. 11. Nel 1938 entrambi gli artisti prendono parte alle Esposizioni di Aeropittura tenute a Torino e ad Ancona. Quest’ultima, allestista nel Casino Dorico, contribuisce ad affermare la validità sul territorio nazionale dei due maceratesi, riscuotendo attenzione da parte della stampa e del largo pubblico. Un’ulteriore conferma arriva con la loro ammissione alla XXI edizione della Biennale di Venezia nelle Sale Futuriste. Nell’estate del 1939 il Gruppo, sostenuto da Marinetti, organizza la Mostra Nazionale Viaggiante di Aeropittura Futurista, allestita all’aeroporto di Falconara Marittima il 7 agosto, con tappe successive a Fano, Pesaro e Rimini, dove termina il 26 agosto.