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Simultaneità di gran volta in squadriglia di Sante Monachesi - Musei Macerata

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Gruppo Futurista Boccioni

Il Futurismo a Macerata

Il Gruppo Futurista Boccioni si costituisce a Macerata nel 1932, affermandosi ben presto nelle Marche quale movimento di punta del secondo Futurismo, una delle più importanti Avanguardie storiche del Novecento. È intitolato a Umberto Boccioni (1882-1916), figura chiave per l’arte italiana e internazionale. Già nel 1922 l’artista maceratese Ivo Pannaggi aveva introdotto in città il nuovo linguaggio, grazie ad una fondamentale mostra nel Palazzo del Convitto Nazionale dal titolo Prima esposizione futurista, con opere di Giacomo Balla, Fortunato Depero, Boccioni, Enrico Prampolini e Mario Sironi.

Una nuova visione

Dall’incontro di un gruppo di artisti in un caffè del Corso Filippo Corridoni, oggi della Repubblica, nasce l’esigenza di sviluppare un linguaggio innovatore ispirato alle ideologie del Futurismo. Gli interessi portati avanti dagli artisti che partecipano a vario titolo alle attività del gruppo, spaziano nei vari campi della creazione artistica: dalla scultura alla grafica, dalla pittura alla poesia. Forti sono i legami con le tematiche della guerra, dalla velocità al dinamismo, che trovano espressione nell’aeroplano. Il veicolo diventa un simbolo in grado di generare una nuova visione della realtà restituita dai pittori e scultori in una molteplicità di rappresentazioni nell’aeropittura, aeroscultura, aeromusica e nel fotomontaggio.

Protagonisti e innovatori

La nascita del gruppo viene presentata nella rivista «Futurismo» (Roma, 18 dicembre 1932) da un breve scritto di Fernando Paolo Angeletti. Esponenti sono Sante Monachesi, Rolando Bravi, Mario Buldorini, Arnaldo Bellabarba, Angeletti, Mario Monachesi e Bruno Tano. Quest’ultimo si afferma uno dei principali promotori del movimento. Vi aderirono inoltre Alberto e Umberto Peschi, Ermete Buldorini, Vinicio Paladini, Wladimiro Tulli. Il gruppo riceve l’appoggio e il sostegno di Filippo Tommaso Marinetti, teorico del Futurismo, presente all’Esposizione Provinciale dei Sotto i Trenta, organizzata da Tano e Monachesi ed inaugurata a Macerata il 30 gennaio 1938.

Un decennio di attività: 1932-1942

Il Gruppo Futurista Boccioni è attivo dal 1932 al 1942, anno della morte di Bruno Tano, l’infaticabile ed appassionato promotore. Per volontà di Wladimiro Tulli prese il nome di «Boccioni-Tano», proseguendo le attività fino al 1944 circa. Nell’arco di poco più di un decennio gli artisti avevano animato il clima artistico locale e partecipato alle prestigiose rassegne di arte nazionale e internazionale. Tra queste ricordiamo la Quadriennale di Roma e la Biennale di Venezia, imprescindibili vetrine dell’arte contemporanea, dove era possibile confrontarsi con le principali correnti artistiche del tempo. In occasione della mostra maceratese del 1938 Marinetti elogia gli artisti Bruno Tano e Sante Monachesi per la loro «genialità che va già suscitando nell’intelligentissima città di Macerata energie novatrici atte ad arricchire la poesia e le arti».